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Autoritratto

Luigi Mussini XIX sec. d.C./ prima metà

Audiodescrizione dell'opera

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Il dipinto è un autoritratto del pittore senese Luigi Mussini, uno dei maggiori esponenti toscani della corrente Purista. La purezza del disegno e la finezza pittorica, ma anche la disinvoltura con la quale l'artista si presenta, in una posa frontale, con la barba curata, elegante pur nella mise domestica, con il mantello "da lavoro" a quadri sulle spalle mentre regge con le mani gli strumenti dell'arte bella, rimandano non solo nella forma ma nello spirito stesso, ai modi di Jean-Auguste-Dominique Ingres, verso cui Mussini si era orientato fin dal suo soggiorno a Parigi dal 1848 al 1850.

Informazioni tecniche

Autore
Luigi Mussini
Titolo
Autoritratto
Data
XIX sec. d.C./ prima metà
Materia e tecnica
Olio su tela
Dimensioni
58x46 cm
Collocazione
Museo di Palazzo Pretorio
Terzo piano

Esponente del Purismo in Italia, Mussini subì l’influenza di Ingres, conosciuto a Parigi, virando la sua pittura verso una radicale riforma in senso idealista e purista, di cui qualche accenno è già visibile nella presente opera. La diffusione di questo pensiero fu poi favorita nell’Italia dell’Ottocento anche dal suo incarico alla direzione dell’Accademia Senese di Belle Arti, assunto dall’artista nel 1851: qui si formarono diversi pittori importanti, tra cui il pratese Alessandro Franchi, allievo prediletto, di cui il Museo di Palazzo Pretorio conserva molte opere.

Attribuito dapprima ad Alessandro Franchi, l'autoritratto è stato ricondotto a Mussini da Carlo del Bravo, per affinità fisiognomica della figura e per caratteri stilistici propri di quel periodo. Del Bravo data quest'olio al 1858, ritenendolo precedente ad un altro autoritratto a matita degli Uffizi, firmato e datato “Siena 1858”. Pur nel riferimento a Ingres e quindi, per il suo tramite, ai ritratti cinquecenteschi di Hans Holbein, si avverte tuttavia in Mussini un'intonazione sentimentale affine a quella del discepolo di Ingres, Hyppolite Flandrin. Di Mussini sono noti altri  autoritratti: quello già citato degli Uffizi, un disegno del 1859 pubblicato nel frontespizio dell' Epistolario artistico, un piccolo cartone datato 1868 preparatorio al dipinto ad olio conservato alla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti.

 

Ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2024, 14:43

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