Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Il nostro sito salva piccoli pezzi di informazioni (cookie) sul dispositivo, al fine di fornire contenuti migliori e per scopi statistici. È possibile disattivare l'utilizzo di cookies modificando le impostazioni del tuo browser. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie.
Accetto Rifiuto

Vai al contenuto principale Vai al footer

Annunciazione

Alessandro Franchi 1884

Audiodescrizione dell'opera

00:00 / 00:00

Il pittore pratese Alessandro Franchi realizzò questo cartone con l’Annunciazione intorno al 1884 come studio preparatorio al ciclo di affreschi che avrebbe terminato di dipingere due anni più tardi nella cappella Raffo del Cimitero della Misericordia di Siena, così come i vicini disegni con La natività e La samaritana al pozzo. L’artista si ispira, rivisitandoli, ai modelli del Quattrocento fiorentino, testimoniando l’importante svolta nel suo stile che nella fase matura adottò una narrazione fluente e distesa, invitando lo spettatore a immergersi nella complessa bellezza della natura.

Informazioni tecniche

Autore
Alessandro Franchi
Titolo
Annunciazione
Data
1884
Materia e tecnica
Carboncino, matita nera e gessetto su cartone
Dimensioni
145x258 cm 
Collocazione
Museo di Palazzo Pretorio
Terzo piano

Il Franchi, dalle umili origini ma dotato di un eccezionale talento nella grafica, studiò alla scuola comunale di disegno di Prato e in seguito all’Istituto di Belle Arti di Siena, dove ebbe come maestro Luigi Mussini, celebre pittore esponente della corrente del Purismo italiano ottocentesco. L’abitudine al disegno era tipica della generazione di pittori a cavallo tra Restaurazione e Romanticismo, e la copia dagli artisti antichi, specialmente quelli fiorentini del XV secolo, faceva parte del loro ‘tirocinio’.

In questo raffinato disegno, che per la purezza formale ricorda la pittura di Beato Angelico e di Filippo Lippi, Franchi riesce a suggerire la varietà delle materie e degli effetti di luce, dando risalto col gessetto bianco alle figure che si stagliano sullo sfondo della campagna toscana, ben suggerita oltre l’armonico colonnato.

Il cartone appartiene ad un nucleo di oltre trecento disegni e sessanta cartoni che lo stesso artista volle donare al Comune di Prato. La collezione, databile tra il 1870 e il 1912, è conservata nelle collezioni civiche dal 1915, e al suo interno conserva un notevole numero di disegni preparatori anche per gli affreschi che il pittore realizzò nella cappella Vinaccesi in Duomo.

Ultimo aggiornamento: 04 ottobre 2024, 16:11

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri