Autoritratto Il dipinto è un autoritratto del pittore senese Luigi Mussini, uno dei maggiori esponenti toscani della corrente Purista, databile intorno al 1858. L’artista è in posa frontale e a mezzo busto; il volto magro è incorniciato da barba e baffi curati e capelli ben pettinati. Più che rivolgersi direttamente all’osservatore, egli sembra osservare qualcosa alle nostre spalle. Elegante pur nella mise domestica, il pittore indossa sulle spalle una mantellina "da lavoro" a quadri verdi mentre regge con le mani gli strumenti del mestiere. La purezza del disegno e la finezza pittorica, ma anche la disinvoltura con la quale l'artista si presenta, rimandano non solo nella forma ma nello spirito stesso, ai modi di Jean-Auguste-Dominique Ingres, verso il quale Mussini si era orientato fin dal suo soggiorno a Parigi dal 1848 al 1850. Esponente del Purismo in Italia, l’artista subì l’influenza di Ingres, virando la sua pittura verso una radicale riforma in senso idealista e purista. La diffusione di questo pensiero fu poi favorita nell’Italia dell’Ottocento anche dal suo incarico alla direzione dell’Accademia Senese di Belle Arti, assunto dall’artista nel 1851: qui si formarono diversi pittori importanti, tra cui il pratese Alessandro Franchi, allievo prediletto, del quale il Museo di Palazzo Pretorio conserva molte opere.