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Questa è una delle prime opere realizzate da Lipchitz e presenta quel ritmo di intrecci che poi sarà caratteristico di tutta la sua scultura.
Il bassorilievo in gesso risente, nella composizione, del forte influsso dell’arte sciita, da cui lo scultore rimase affascinato a seguito di una visita al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo.
L’opera risale al 1911 quando, dopo il primo viaggio a Parigi, Lipchitz tornò in Lituania per vedere i genitori e completare i documenti per l’esonero dal servizio militare.
La frontalità dell’opera e i nudi femminili e maschile si rifanno al pensiero visivo dello scultore Aristide Maillol, a cui rimanda tra l’altro anche l’equilibrio della scena e il senso bucolico.
Ultimo aggiornamento: 05 dicembre 2024, 16:07
