Agar e l'angelo
Livio Mehus 1660Della tela, datata da Mina Gregori intorno al 1660, esiste come da lei pure segnalato un’altra versione a Palazzo Pitti, dove il soggetto è erroneamente definito come Sara e l’Angelo, mentre rappresenta Agar, la schiava egiziana di Abramo da lui cacciata nel deserto col piccolo Ismaele e soccorsa dall’angelo. La forte contrapposizione dei toni e del chiaroscuro nel paesaggio prende spunto dal classicismo di Pier Francesco Mola. I personaggi, soprattutto l’angelo, derivano invece dalla pittura di Pietro da Cortona, che Livio Mehus seppe tradurre in maniera originale. Altre opere del pittore o a lui attribuite sono presenti a Prato nelle collezioni comunali, nel Museo dell'Opera del Duomo, nella Chiesa di San Bartolomeo e nella Galleria di Palazzo degli Alberti.
