La sua produzione è influenzata dai più noti maestri fiorentini, da Domenico Ghirlandaio a Botticelli a Filippino Lippi, ma sembra lontana dal comprendere la portata del linguaggio rivoluzionario dei modelli di riferimento. Particolari stilistici ed elementi compositivi traggono spunto da esemplari famosi e vengono adattati alle esigenze della committenza locale; ricomposti per dipinti di tipo devozionale, tali dettagli contribuiscono alla diffusione nelle chiese e nei palazzi pratesi di repliche di opere molto conosciute, tra cui i numerosi tondi con la Madonna con Bambino, ripresi da Filippino Lippi, uno dei quali è qui esposto. Questa pala ha un impianto tradizionale con la Madonna al centro col Bambino in braccio e i quattro santi ai lati: la struttura architettonica, una sorta di nicchia in marmo, è impreziosita dalla decorazione floreale del drappo di seta e dal tappeto a motivi geometrici, particolari che si rifanno alla pittura fiamminga e a Domenico del Ghirlandaio. Oltre a questi, Trombetto sfodera una particolare ricchezza di citazioni e rimanda ad altri artisti: nella costruzione della parte centrale con la Madonna e il Bambino in piedi su un cuscino egli rielabora citazioni da Andrea del Verrocchio e Francesco Botticini mentre richiamano Filippino Lippi il San Giovannino e le pose di alcuni santi.