La pennellata grossa, l’estrema minuzia dei particolari dei frutti e le superfici preziose dei due Trionfi, risentono dell’influenza della pittura fiamminga. Sono riconducibili alla tarda tradizione barocca romana e napoletana la profusione e la ridondanza dei frutti disposti a cascata,. Questi trofei di frutta si possono infatti avvicinare alle opere del napoletano Giovan Battista Ruoppolo e di Michelangelo Pace, attivo a Roma tra il 1658 e il 1665.
Inizialmente le due opere furono attribuite a Pietro Navarra, le cui Nature Morte con frutta sono esposte nella stessa Collezione del Museo, insieme a quelle di Jan Van Kessel e ai Fiori di Franz Werner von Tamm, Ludovico Stern e Gasparo Lopez.