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Madonna col Bambino e i santi Girolamo, Francesco, Antonio da Padova e Ludovico di Tolosa

Francesco Botticini 1483

Audiodescrizione dell'opera

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Questa tavola, preziosa nell’arcaizzante fondo dorato e nell’accurata definizione dei particolari, realizzata secondo lo schema della Sacra Conversazione, è stata attribuita all’eclettico e raffinato Francesco Botticini, artista appartenente ad una famiglia di pittori del contado fiorentino. La provenienza dell’opera non è sicura, ma alcuni indizi hanno lasciato immaginare che fosse stata dipinta intorno al 1483 per la chiesa pratese di San Francesco.

Informazioni tecniche

Autore
Francesco Botticini
Titolo
Madonna col Bambino e i santi Girolamo, Francesco, Antonio da Padova e Ludovico di Tolosa
Data
1483
Materia e tecnica
Tempera su tavola
Dimensioni
157x133 cm
Collocazione
Museo di Palazzo Pretorio
Primo piano

La pala raffigurante la Madonna e santi è un notevole esempio della piena maturità dello stile del Botticini, che qui mostra richiami a importanti pittori quali Andrea del Verrocchio e Sandro Botticelli. Il fondo dorato, decisamente “fuori moda” nella pittura del pieno Rinascimento, fu probabilmente una scelta dei committenti, ma contribuisce comunque alla preziosità dell’insieme.

Sullo sfondo si staglia il ricco trono architettonico rivestito di marmi sul quale la Vergine allatta il vivace Bambino, che appena si distrae per guardare verso chi lo osserva. Allungate figure di santi, quasi fossero colonne, fanno loro corona, in una costruita spazialità per cui le linee di fuga della composizione sembrano convergere nell’occhio destro della Madonna. Attenta e ricercata è la definizione dei particolari: il pastorale, la mitria e i guanti di san Ludovico di Tolosa, veri gioielli di arte orafa, le costole dorate e incise dei libri, i raggi dorati che segnano le stigmate dell’umanissimo san Francesco, fino alla descrizione, quasi da erbario medievale, delle pianticelle del giardino, sul quale posa il galero (il cappello cardinalizio) di san Girolamo, bell’esempio di attenta resa prospettica.

 Poiché è documentato che Francesco Botticini nel 1483 acquistò a Prato alcuni terreni dai frati di san Francesco, gli studiosi suppongono che in quella occasione e per tale chiesa l’artista abbia realizzato il dipinto, che vede proprio la presenza di ben tre santi francescani.

Ultimo aggiornamento: 04 ottobre 2024, 16:28

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