Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Il nostro sito salva piccoli pezzi di informazioni (cookie) sul dispositivo, al fine di fornire contenuti migliori e per scopi statistici. È possibile disattivare l'utilizzo di cookies modificando le impostazioni del tuo browser. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie.
Accetto Rifiuto

Vai al contenuto principale Vai al footer

Prato, uno sguardo alla storia

Nelle sale a piano terra con cui si apre il percorso espositivo sono conservate opere e oggetti significativi per la storia della città.

Un primo ambiente, dove si trova anche l’ascensore, è dedicato alla Prato dell’antichità, con un focus che include gli scavi archeologici di Gonfienti e l’esposizione di reperti rinvenuti nell’area pratese a partire dal Paleolitico fino all’età Romana. Seguono in altri spazi testimonianze artistiche della città che vanno dal Quattrocento all’Ottocento, concludendosi con una vetrina che ricorda il Museo del Risorgimento che dai primi del Novecento fino al secondo dopoguerra era ospitato in questo stesso palazzo.

Tra gli oggetti della collezione alcuni rivestono particolare significato nella storia della città. Il Forziere ligneo con gli emblemi della Repubblica e del popolo fiorentino, di Prato e dei suoi quartieri; il bellissimo Scudo di Zanobi Poggini con gli stemmi delle maggiori istituzioni assistenziali cittadine; la Mazza del Gonfaloniere, impugnata dal Mazziere della Comunità pratese durante le cerimonie pubbliche, ornata dagli stemmi del Comune di Prato e della casata dei Medici. Il privilegio di diventare Città, concesso a Prato nel 1653 dal granduca Ferdinando II de’ Medici, è ricordato dalla Visione di san Filippo Neri dipinta da Orazio Fidani, in cui la spettacolare processione documenta l’arrivo in città del primo vescovo. A confronto la Veduta di piazza Duomo, sempre del XVII secolo, riferibile ad un autore vicino allo Stradano. Sono esposti anche un berretto e la Toga del Gonfaloniere, a testimonianza del valore simbolico attribuito a questi abiti da indossare in cerimonie ufficiali.

Notevole è la Spezieria dello Spedale Misericordia e Dolce, con i bellissimi vasi officinali realizzati nella seconda metà del Settecento dalla manifattura Ginori di Doccia. Pregevole è anche il portone ligneo dell’antico Monte di Pietà, databile alla seconda metà del XVI secolo, con successivi rifacimenti e integrazioni.

Le opere di questa sezione

Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2024, 11:16

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri