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Il forziere, detto “delle imborsagioni” perché probabilmente destinato alle votazioni, è un manufatto ligneo databile alla fine del Cinquecento. Dall’aspetto simile a quello delle cassapanche rinascimentali che ornavano anche le abitazioni private, presenta sul fronte due maniglie e, tutto intorno, è decorato da formelle dipinte con stemmi dal valore civico.
Sulla parte anteriore si trovano cinque riquadri legati al Comune di Prato: il suo stemma con i fiordalisi dorati su campo rosso è al centro, mentre da sinistra si riconoscono il leone rampante del quartiere di Santo Stefano, l’orso nero su campo dorato del quartiere di Santa Maria, il Cavaliere di Prato ed il drago verde su fondo rosso del quartiere di San Marco. Sulla sinistra è lo stemma di Parte Guelfa, con l’aquila rossa in campo bianco che artiglia un drago verde, mentre sul lato opposto si riconoscono lo stemma del Comune di Firenze – giglio rosso in campo bianco – e quello d’argento alla croce di rosso del Popolo fiorentino.
Ultimo aggiornamento: 04 dicembre 2024, 15:03
