Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Il nostro sito salva piccoli pezzi di informazioni (cookie) sul dispositivo, al fine di fornire contenuti migliori e per scopi statistici. È possibile disattivare l'utilizzo di cookies modificando le impostazioni del tuo browser. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie.
Accetto Rifiuto

Vai al contenuto principale Vai al footer

Scudo con i sette stemmi delle maggiori istituzioni cittadine

Zanobi Poggini 1545-1555

Audiodescrizione dell'opera

00:00 / 00:00

Questo tondo dipinto è una preziosa testimonianza per la storia di Prato in quanto rappresenta gli stemmi delle maggiori istituzioni assistenziali della città. Risalirebbe alla metà del Cinquecento ed è stato attribuito, per ragioni stilistiche, al pittore Zanobi Poggini.

Informazioni tecniche

Autore
Zanobi Poggini
Titolo
Scudo con i sette stemmi delle maggiori istituzioni cittadine
Data
1545-1555
Materia e tecnica
Olio su tavola
Dimensioni
diametro: 114 cm
Collocazione
Museo di Palazzo Pretorio
Piano terra

Al centro dello scudo è raffigurato lo stemma della famiglia Medici insieme a quello dei Toledo, ricordando l’unione matrimoniale fra Cosimo I de’ Medici ed Eleonora nonché la sottomissione a livello politico della città di Prato nei confronti di Firenze. Tutto intorno sono gli altri stemmi, inseriti entro tralci eccezion fatta per quello del Comune, che poggia su di un prato fiorito. Troviamo l’istituzione dell’Opera delle Carceri, riconoscibile da una grata, dell’Opera del Duomo con la cintola, dello Spedale della Misericordia col bambino fasciato e ancora dello Spedale di San Silvestro, del Ceppo Nuovo e del Ceppo Vecchio ed infine quella del Monte Pio.

La mano di Zanobi Poggini è stata individuata dagli studiosi nel cromatismo della tavolozza pittorica e nella resa degli intrecci vegetali, oltre a essere supportata dal fatto che il pittore ebbe, in città, numerose commissioni artistiche. Solo a titolo esemplificativo si ricorda la Sant’Orsola che protegge le vergini, esposta in questo stesso museo, mentre nel Duomo di Prato si conserva la sua Effusio sanguinis.

Ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2024, 15:41

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri