Al centro dello scudo è raffigurato lo stemma della famiglia Medici insieme a quello dei Toledo, ricordando l’unione matrimoniale fra Cosimo I de’ Medici ed Eleonora nonché la sottomissione a livello politico della città di Prato nei confronti di Firenze. Tutto intorno sono gli altri stemmi, inseriti entro tralci eccezion fatta per quello del Comune, che poggia su di un prato fiorito. Troviamo l’istituzione dell’Opera delle Carceri, riconoscibile da una grata, dell’Opera del Duomo con la cintola, dello Spedale della Misericordia col bambino fasciato e ancora dello Spedale di San Silvestro, del Ceppo Nuovo e del Ceppo Vecchio ed infine quella del Monte Pio.
La mano di Zanobi Poggini è stata individuata dagli studiosi nel cromatismo della tavolozza pittorica e nella resa degli intrecci vegetali, oltre a essere supportata dal fatto che il pittore ebbe, in città, numerose commissioni artistiche. Solo a titolo esemplificativo si ricorda la Sant’Orsola che protegge le vergini, esposta in questo stesso museo, mentre nel Duomo di Prato si conserva la sua Effusio sanguinis.