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Mobile da farmacia con corredo ceramico

Manifattura Toscana XVIII-XIX sec. d.C.

Audiodescrizione dell'opera

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I grandi armadi lignei a sportelli contenenti i bellissimi vasi dell’antica Farmacia dello Spedale della Misericordia e Dolce di Prato ci restituiscono intatti il fascino e l’atmosfera di una spezieria settecentesca. Conservato dalla fine dell’Ottocento nelle collezioni comunali, il corredo ceramico è composto da circa novanta vasi di maiolica di forme diverse, decorati in color celeste e turchino, eseguiti tra il 1760 e il 1810 dalla Manifattura Ginori di Doccia di Sesto Fiorentino.

Informazioni tecniche

Autore
Manifattura Toscana
Titolo
Mobile da farmacia con corredo ceramico
Data
XVIII-XIX sec. d.C.
Materia e tecnica
Legno dipinto; maiolica dipinta
Dimensioni
cm 322x680
Collocazione
Museo di Palazzo Pretorio
Piano terra

La decorazione dei vasi con raffinati fregi a ramages e a palmette vivacemente colorati in blu e turchino su fondo bianco è ispirata alla porcellana di Delft, introdotta a Doccia dal pittore decoratore di Nevers, Nicolas Letorneau, chiamato dal marchese Carlo Ginori nel 1740 per istruire le maestranze locali della Manifattura.  

Il nucleo più antico è composto da vasi biansati  nelle tonalità del celeste che   presentano nella parte centrale un medaglione con il caratteristico infante fasciato, simbolo dei “gettatelli”. Interessanti sono le scritte riportate su eleganti cartigli che  indicano i nomi dei più diffusi medicamenti dell’epoca, contenuti nei vasi. Tra questi si citano il Carbonato di Magnesio, la Liquerizia, l’ estratto di Assenzio, il Tiglio, il Solfato di soda, l’Assenzio, la Genziana, l’Uva ursina, il Solfato di magnesio.

Fra i vasi officinali sono esposti quattro esemplari insoliti  che si possono definire, più che da farmacia, “da camino” e che si differenziano per la forma allungata, con il corpo del vaso sagomato che si restringe alla base e al collo, con un coperchio a cupola con pomolo. La forma si ispira alla moda cinese con una decorazione a foglie frastagliate e volute che creano un elegante motivo a pizzo. Sono databili ai primi dell’Ottocento. 

Ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2024, 15:02

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