Arte senza barriere, collaborazione con l’Anffas per un Museo accessibile a tutti
Un gruppo di utenti disabili ha visitato la mostra “Capolavori che si incontrano”: torneranno il 17 novembre e il 15 dicembre. Progetti anche con le altre onlus e associazioni del territorio. L’assessore Mangani: «Tutti devono avere l’opportunità di scoprire i nostri gioielli»
L’arte come strumento efficace per liberare le emozioni e trasformare la bellezza in una meravigliosa esperienza sensoriale: a viverla ieri, nelle sale del Museo di Palazzo Pretorio, un gruppo di ospiti dell’Anffas onlus che si è addentrato tra le meraviglie della mostra “Capolavori che si incontrano”, accompagnato dagli educatori Enrico Muccio e Francesca Barni.
Tanta l’emozione di fronte alla bellezza suscitata da alcuni dipinti in mostra, capaci di sprigionare vita e umanità dietro la pennellata intensa dei maestri della pittura toscana e veneta. Quella di ieri è stata la prima di un ciclo di tre visite che proseguiranno nei giorni 17 novembre e 15 dicembre per coinvolgere in un percorso museale specifico persone con disabilità intellettiva e relazionale. «Stiamo portando avanti progetti di laboratori e visite speciali coinvolgendo le onlus e associazioni del territorio: vogliamo che il nostro Museo venga visitato anche da realtà come l’Anffas – fa sapere l’assessore alla Cultura Simone Mangani - perché tutti devono avere l’opportunità di scoprire i nostri gioielli e apprezzare mostre interessanti come quella in corso fino al 6 gennaio». L’iniziativa dell’Anffas fa parte del progetto “Il sapore della mela”, ispirato a una frase del ‘700 del vescovo Berkeley, che sottolinea il ruolo attivo delle persone nella fruizione delle opere d’arte (“Il sapore della mela non si trova nella mela né nella bocca di colui che la mangia. Ci vuole un contatto fra l’una e l’altra”). Dal canto suo, il Museo di Palazzo Pretorio conferma la sua vocazione di spazio fruibile e accessibile a tutti, laboratorio di idee per sperimentare nuovi approcci all’arte: in questo caso, attraverso la rielaborazione di immagini, ritratti e quadri, anche con tecniche multimediali, si lavora sull’espressione di vissuti, sentimenti, emozioni talvolta inespresse. Fra le diverse opere elaborate, anche alcuni quadri della mostra “Capolavori che si Incontrano”. Non è la prima volta che gli ospiti dell’Anffas scoprono il linguaggio dell’arte: tra gennaio e maggio 2014 erano stati protagonisti di un laboratorio agli Uffizi lavorando sul tema del ritratto. Intanto si annuncia una settimana ricca di iniziative al Pretorio che offre la possibilità di visitare in inglese la mostra “Capolavori che si incontrano” con “Conversation at the Museum”, ogni venerdì di novembre (7, 14, 21 e 28) alle 17. Un modo divertente per apprendere una lingua straniera dialogando tra i capolavori di Caravaggio, Tiepolo, Bellini e Tintoretto. L’attività è gratuita, si paga solo il biglietto d’ingresso ridotto (8 euro). Sconto ulteriore con il pacchetto di abbonamento di quattro ingressi al costo di 24 euro.