Luigi Presicce _ L'accademia dell'immobilità
14 dicembre 2018
Le opere di Palazzo Pretorio prendono vita nei tableaux vivants di Luigi Presicce, performance dell’artista insieme all’Accademia dell’Immobilità il 14 dicembre
L’evento è inserito nel progetto Pretorio Studio, sarà possibile seguire la fase delle prove fino al 12 dicembre accedendo con un unico biglietto
Una performance unica con una forte valenza iconica in cui i capolavori d’arte di Palazzo Pretorio si animano attraverso l’interpretazione di un artista che dialoga con le opere nella forma di tableaux vivants. Un’esperienza che vede protagonista Luigi Presicce e la sua Accademia dell’Immobilità, un lungo lavoro collettivo che ha preso il via in queste settimane e si concluderà con la restituzione al pubblico venerdì 14 dicembre alle 19.
La formazione in pittura di Luigi Presicce trova un suo sviluppo nella messa in scena di quadri viventi, surreali, misteriosi, ricchi di allusioni allegoriche in cui la performance intreccia in un perfetto equilibrio citazioni culturali e coscienza attuale. La sua estetica richiama d’altronde gli impianti scenici di Carmelo Bene e di Pier Paolo Pasolini. Luigi Presicce insieme all’Accademia dell’Immobilità è il secondo ospite del progetto Pretorio Studio, ideato e avviato da Veronica Caciolli nel 2016, che ha già visto lo scorso anno la partecipazione dell’artista Paola Angelini. Pretorio Studio intende mostrare le possibili stratificazioni simboliche del tempo, abbracciando un impulso archivistico-archeologico, caratteristico della nostra contemporaneità, inseguendo l’arbitrarietà evidente di un processo continuo e infinito di ridefinizione, sulla base di un passato che è esso stesso in un eterno stato di riscoperta e rivalutazione (Lawrence Gowing). Il progetto si completa per fasi, dalla residenza in museo al rilascio finale ed include il pubblico anche durante lo studio e le prove degli artisti. (Fino al 12 dicembre i visitatori potranno partecipare a tutte le prove di realizzazione dei tableaux vivants acquistando un unico biglietto al prezzo speciale di 4 euro).
Nonostante Luigi Presicce abbia già realizzato performances in vari musei italiani, tra cui il MAMbo di Bologna e il MADRE di Napoli, è la prima volta che elabora un progetto all’interno di un museo d’arte come Palazzo Pretorio che unisce pitture, sculture e polittici a partire dal Trecento fino al Novecento; un contesto che diviene palcoscenico ideale per accogliere gli studi dell’artista sulle origini, la storia dell’arte, la cultura popolare ed esoterica. Nei quadri viventi di Luigi Presicce, composti insieme all’Accademia dell’Immobilità, le opere prendono vita performate dai corpi, corpi che si inseriscono nella narrazione rappresentata, ampliandola e non mimandola. Una creazione in cui lo spettatore si trova a far parte, entrando nell’opera, attraverso un varco temporale che rende effimera eppure evidente la separazione tra presente e passato.
Oltre all’Accademia dell’Immobilità, un progetto di formazione aperto a tutti coloro che vi vogliano di volta in volta partecipare, collaborano con Luigi Presicce il costumista Caned Icoda, il video maker Daniele Pezzi e in occasione della performance di Palazzo Pretorio il fotografo Ivan D’Alì. Progetto grafico Studio Moretti Visani.
Palazzo Pretorio
Venerdì 14 dicembre ore 19
Luigi Presicce e l’Accademia dell’Immobilità
Ingresso: 4/6/8 euro
Fino al 12 dicembre accesso alle prove con un unico biglietto al prezzo speciale di 4 euro; si consiglia di chiamare al numero 0574 1837860 per conoscere le date.
Luigi Presicce Biografia
Nato a Porto Cesareo (Lecce) nel 1976, vive e lavora a Firenze. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Lecce, scegliendo deliberatamente di non discutere la tesi. Il suo lavoro è stato decisamente influenzato dai suoi studi indipendenti. Nel 2007 ha partecipato al Corso Superiore di Arti Visive (CSAV) presso la Fondazione Antonio Ratti di Como con l'artista americana Joan Jonas. Nel 2008, nell’ambito di Artist in Residence, ha partecipato al workshop in Viafarini a Milano con l'artista americano Kim Jones. A Milano, nel 2008 ha fondato (con Luca Francesconi e Valentina Suma) Brownmagazine e in seguito Brown Project Space, per il quale cura la programmazione. Nel 2011 con Giusy Checola e Salvatore Baldi ha fondato a Lecce "Archiviazioni" (esercizi di indagine e discussione sul sud contemporaneo). Nel 2012 ha preso parte a Artists in Residence al MACRO, Roma, estendendo il suo invito ad altri nove artisti (Laboratorio). Dal 2010, con Luigi Negro, Emilio Fantin, Giancarlo Norese e Cesare Pietroiusti è coinvolto nel progetto Lu Cafausu che promuove La festa dei vivi (che riflettono sulla morte) e con il quale è stato invitato da AND AND AND a dOCUMENTA13, Kassel. Dal 2016 è membro fondatore della Fondazione Lac o le Mon, San Cesario di Lecce. Con Francesco Lauretta dal 2017 fa parte della Scuola di Santa Rosa, Firenze. Nel 2018 presso la Fondazione Lac o le Mon ha curato un Simposio di pittura. Attualmente è impegnato nella realizzazione di un ciclo performativo partito nel 2012 con tema Le Storie della Vera Croce e in un progetto di formazione itinerante per giovani artisti chiamato L’Accademia dell’immobilità. È stato selezionato per lo Studio Program 2018 presso Artists Allianc inc, New York.
Ha realizzato performance presso la Fondazione Claudio Buziol, Venezia (2010), Thessaloniki
Performance Festival, Biennale 3, Grecia (2011), Reims Festival Scènes d'Europe, Frac Champagne-Ardenne, Francia (2011), Màntica festival, Cesena (2011), Corpus, MADRE, Napoli
(2012), We Folk - Drodesera Festival, Centrale Fies, Dro (2012), Art City Bologna 2013, Bologna (2013), CastelloInMovimento, Castello di Fosdinovo, Massa Carrara (2013), ARTDATE 2014, Bergamo (2014), Il teatro dei luoghi Fest, Lecce (2014), Kunsthalle Osnabruck, Germania (2015), MAMbo Bologna (2015), Museo Marino Marini, Firenze (2015), Tenuta dello Scompiglio, Vorno-Capannori, Lucca (2016), Le Murate, Firenze (2016), Palazzo Trevisan degli Ulivi, Istituto Svizzero di Cultura, Venezia (2017), Fondazione Lac o le Mon, San Cesario di Lecce (2017 e 2018), MAP Museo de Arte Popular, Ciudad de Mexico (2018).
Ha vinto l’Epson Art Prize, Fondazione Antonio Ratti, Como (2007), Premio Talenti Emergenti,
CCC Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze (2011), Long Play, MAGA, Gallarate (2012), Icona, ArtVerona, Verona (2014), Level 0, ArtVerona, Verona (2015). È stato finalista al Premio Moroso, seconda e sesta edizione con menzione speciale (2011, 2017), al Premio Maretti, seconda edizione con menzione speciale, L’Avana (2014), al Premio Fondazione VAF, settima edizione, Germania (2016) e al Premio Anna Morettini, prima edizione, Parigi (2017).