Madonna del bacio Nella sezione dedicata ai Pittori dell’Ottocento a Prato è significativa la presenza del dipinto con l’intimo colloquio fra la Madonna e Gesù Bambino intitolato Madonna del bacio, opera realizzata nel 1843 dal pratese Antonio Marini. Il dipinto raffigura il tenero abbraccio tra la Madonna, inginocchiata sull’erba, vestita di rosso e avvolta in un mantello azzurro come nella tradizione pittorica, e Gesù Bambino, proteso verso di lei per darle un bacio, cingendola con le sue piccole braccia. Nello sguardo dolce della Madonna si evince l’amore per il figlio. Questa composizione intima e casta ci trasmette la tenerezza dell’amore materno. A destra, sul prato è fiorito un giglio bianco, simbolo della purezza della Madonna. Il cielo che sovrasta i due protagonisti è molto chiaro, in armonia con il candore del corpo del Bambino, avvolto solo da un tessuto trasparente. Il dipinto, dalla forma centinata (ovvero con la parte superiore semicircolare) presenta anche una ricca cornice dorata. È un esempio dell’avvicinamento alla corrente del Purismo da parte dell’artista, presentando una composizione ispirata alla pittura quattrocentesca umbra di Perugino e del giovane Raffaello, con figure semplificate e ben scandite nello spazio. Negli anni successivi il dipinto fu replicato altre volte, anche per committenti stranieri, ma la versione qui esposta era di proprietà dello stesso Marini, tanto che la moglie Giulia Nuti, ormai vedova, nel 1867 la volle donare al Comune di Prato affinché fosse esposta nella Galleria, allora collocata in Palazzo Comunale. Oggi all’ultimo piano del museo questo dipinto può essere ammirato accanto a un ritratto della moglie, realizzato dall’amico comune Franz Adolf von Stürler.