Crocifissione con le Pie Donne, San Giovanni, San Girolamo e San Francesco Questa piccola tavola centinata (con la parte superiore a forma semicircolare), intitolata “Crocifissione con le Pie Donne, San Giovanni, San Girolamo e San Francesco” è attribuita alla Bottega di Domenico Ghirlandaio e databile alla fine del XV secolo. L’opera propone la scena della crocifissione ambientata in un paesaggio impervio e roccioso. Al centro, il Cristo sulla croce, la quale occupa l’intera altezza del dipinto. A sinistra, Maria di Clèofa e San Giovanni sorreggono la Madonna straziata dal dolore: la donna di spalle e in ginocchio è la Maddalena, la cui particolare postura lascia intendere la piena partecipazione alla tragicità del momento. Dall’altra parte della croce, a destra, sono genuflessi San Girolamo e San Francesco, con gesti tratti dalla devozione popolare. Il primo, a mani giunte, è accompagnato da un leone; per terra, si trova il suo cappello cardinalizio, come da tradizione iconografica. Dietro di lui, San Francesco si porta la mano destra sul volto. Su entrambe le mani le stimmate sono raffigurate come fasci di luce. In secondo piano, troviamo una fila di persone legate da una corda che si dirigono verso il Calvario. Questa narrazione mostra uno stile dai tratti veloci e nervosi. I toni terrosi e bruniti del paesaggio sullo sfondo esaltano la drammaticità del dipinto, dove macchie di colore rosso mettono in evidenza alcuni particolari e creano un contrasto cromatico quasi violento. Questa tavola è collocabile nell’ambito dei collaboratori di Domenico Ghirlandaio, la cui bottega negli ultimi decenni del Quattrocento è particolarmente attiva e produce opere in cui è difficile distinguere i singoli maestri che talvolta partecipano alla realizzazione di parti di un unico dipinto. Uno di questi è Bartolomeo di Giovanni, chiamato spesso a dipingere predelle, considerata la sua attitudine ai piccoli formati. A Domenico Ghirlandaio e bottega si rifanno le nuvole con le basi dalla tipica forma a piccoli dischi volanti, gli scorci di paesaggio minuziosamente descritti alla maniera fiamminga, i personaggi disposti con particolare equilibrio nell’apparente affollamento.