Miracolo della fonte, con san Filippo Benizzi Si tratta di un’opera dipinta nel 1603 da Alessandro Allori, interprete fra i più noti della “maniera” fiorentina. Di formato verticale, questa tela misura 280 centimetri per 190 centimetri e celebra un episodio che, secondo la tradizione, avvenne vicino all’abbazia di Monte Senario, dove nel 1254 san Filippo Benizzi, divenuto in seguito patrono dell’ordine dei serviti, per intercessione divina fece scaturire dell’acqua da una grotta presso cui era ritirato in preghiera, salvando dalla sete frati e pellegrini. I personaggi sono distribuiti a piramide, al cui vertice troviamo il santo, in ginocchio di profilo e a mani giunte, con lo sguardo rivolto al cielo. Il colore scuro della sua tunica quasi si fonde con il paesaggio circostante. In primo piano, un uomo chinato si abbevera alla fonte. La schiena nuda con i muscoli ben delineati e i panneggi chiari dotano il dipinto di luminosità e di grande forza espressiva. Dietro di lui, disposti come su due diagonali laterali, altre donne e uomini sono in attesa di bere. Sulla destra, secondo la moda del tempo, l’artista inserisce, come fossero devoti partecipanti all’evento, il committente Geri Spini, dalla folta barba, affiancato dalla moglie Camilla Ugolini, e alle cui spalle è la suocera, Isotta Soderini. La scena è resa con una pittura rapida ed efficace, dal disegno insistito e con forti contrasti cromatici, mostrando in alcune parti l’intervento di collaboratori dell’artista. Molto attento è lo studio delle figure, in parte documentato da disegni conservati nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Questa pala è una delle ultime opere di Alessandro Allori. Insieme al Miracolo del grano dello stesso autore e alla Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Santi di Tito fa parte della donazione che la contessa Angela Riblet ha voluto esprimere come lascito testamentario nel 2011 al Museo di Palazzo Pretorio. Le tre grandi pale, che ornavano in origine la cappella del Palagio degli Spini a Peretola, celebravano il superamento degli atavici problemi di fame, sete e carestia grazie all’intervento divino e all’intercessione dei santi.