Madonna col Bambino Questo deteriorato affresco staccato, raffigurante la Madonna col Bambino, è attribuibile al noto pittore Agnolo Gaddi, figlio dell’allievo di Giotto Taddeo, che lo eseguì negli anni in cui a Prato stava affrescando la Cappella della Sacra Cintola in Duomo. Questo affresco fu staccato e riportato su un nuovo supporto alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, quando fu rinvenuto in un locale vicino alla soppressa chiesa di San Donato, ubicata proprio accanto al Palazzo Pretorio. La Vergine a mezza figura sostiene il Bambino, benedicente, che regge in mano un cardellino, simbolo della Passione che lo attenderà: esiste infatti una tradizione secondo cui un cardellino si sarebbe macchiato del sangue di Cristo per togliergli dalla fronte una spina della corona, durante la sua salita al Calvario prima della crocifissione. L’intensità con cui è tratteggiato il volto della Vergine, dall’espressione malinconica quasi presagisse il destino del Bambino che tiene in braccio, insieme al ritmo elegante delle linee flessuose, rendono questo affresco staccato ancora affascinante, benché appaia frammentario e assai consunto. Data la grande raffinatezza, l’opera è attribuibile alla fase tarda dell’attività di Agnolo Gaddi, quando cioè la sua tavolozza cromatica più “tenera” si apriva alle tendenze del cosiddetto gotico internazionale.