Museo inclusivo e senza barriere, Palazzo Pretorio e CUI insieme in un percorso di accessibilità e condivisione dell’arte
Mercoledì 23 maggio l’inaugurazione della piccola esposizione con le opere realizzate da utenti con disabilità al termine di un progetto articolato durato diversi mesi
Prato, 22 maggio 2018 - Arte come momento di condivisione e strumento per accendere creatività, fantasia ed emozioni, oltre che conoscenza. E proprio l’arte custodita a Palazzo Pretorio è al centro di un progetto condiviso con la cooperativa sociale CUI che si completerà mercoledì 23 maggio alle 10.30 con l’inaugurazione in aula didattica di “Legati da una cintola”, una piccola esposizione con le opere realizzate da persone con disabilità intellettiva e relazionale al termine di un percorso di accessibilità e condivisione. All’inaugurazione saranno presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Prato Simone Mangani e la presidente di CUI Ambra Giorgi.
La mostra è la parte conclusiva e la restituzione di un progetto che ha coinvolto gli utenti CUI, complessivamente una cinquantina, in più fasi e portato avanti in stretta collaborazione fra Palazzo Pretorio con la conservatrice Rita Iacopino e la sezione didattica di CoopCulture. Il Museo conferma la sua vocazione di spazio fruibile e inclusivo, un laboratorio di idee per sperimentare nuovi approcci all’arte. Dopo il coinvolgimento degli operatori della cooperativa in una visita guidata alle collezioni, sono stati gli utenti a partecipare ad alcuni incontri fra le sale del Museo alla scoperta dei suoi capolavori. Fra questi la predella di Bernardo Daddi con la storia della Cintola e la Natività di Filippo Lippi sono state individuate come opere su cui sviluppare il progetto, ispirando i partecipanti nella realizzazione di lavori ora in mostra nell’aula didattica fino a sabato 26 maggio (ingresso gratuito). I diversi gruppi di lavoro hanno realizzato una Natività sui generis in cui i protagonisti sono loro stessi riprodotti in foto e riadattati nella composizione, alcuni utenti hanno invece lavorato con le stoffe per ricostruire la storia della predella con i tessuti, altri hanno invece riprodotto la cintola e il suo scrigno con l’immagine del manifesto della mostra conclusasi qualche mese fa realizzata da Bruna Freire, una ospite della cooperativa particolarmente dotata per il disegno e la pittura. Una rielaborazione dell’arte attraverso l’esperienza e la sensibilità personale e un diverso linguaggio dell’arte.