Palazzo Pretorio aderisce al progetto “La Shoah dell’Arte”
Jacques Lipchitz, Madre e Figlio II, 1941.
In occasione della Giornata della Memoria, ingresso libero e visite guidate incentrate sulla figura di Jacques Lipchitz
La drammaticità dell'opera di Lipchitz per non dimenticare la tragedia della Shoah: è l’arte osteggiata durante il Nazismo, l’arte dei testimoni dell’Olocausto, a fare da leit motiv alla Giornata della Memoria che sarà ricordata anche a Palazzo Pretorio il prossimo lunedì 26 gennaio. Il Museo aderisce infatti al progetto "La Shoah dell'Arte" dell'associazione Ecad (impegnata da anni in attività di ricerca, approfondimento e divulgazione della memoria) e patrocinato tra gli altri dal Mibact e dall'Ucei (Unione comunità ebraiche). La manifestazione si terrà in contemporanea in musei, gallerie e teatri d’Italia, pubblici e privati, in cui le parole dell’arte diventano veicolo efficace per testimoniare la tragedia dell’Olocausto. A Prato la scelta di Lipchitz non è casuale, soprattutto in vista della prossima mostra che s’inaugurerà il 2 marzo, intitolata “Jacques Lipchitz a Monaco, Firenze e Prato. Disegni per sculture 1910 -1972”. Quella di lunedì 26 sarà una giornata a ingresso libero a Palazzo Pretorio, tutta dedicata al maestro lituano perseguitato dai nazisti per le sue origini ebraiche, in collaborazione con il Museo della Deportazione di Figline.
Un percorso a lui dedicato all'interno della collezione del Museo che coinvolgerà, nella mattinata, alcune scuole secondarie di primo grado e, nel pomeriggio, si snoderà attraverso una visita guidata a utenza libera alle 17. Le visite guidate gratuite per le scuole, dalle 10 alle 13, dureranno 45 minuti, in modo da presentare il percorso artistico e di vita dello scultore del Novecento, con un focus sulle opere esposte in Museo, in particolare sulla scultura "Mother and Child". Nel pomeriggio, visita guidata a utenza libera alle 17, sempre incentrata sulla storia e sulla collezione di Lipchitz.