Prorogata al 6 gennaio 2024
Prorogata al 6 gennaio 2024 la mostra “L’albero degli zecchini. Moneta e mezzi di scambio alternativi: dalle origini a un futuro da comprendere”, realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” in collaborazione con il Comune di Prato - Museo di Palazzo Pretorio, inaugurata presso il Museo di Palazzo Pretorio il 15 maggio ed inizialmente prevista fino al 19 novembre 2023.
Curata da Angela Orlandi, l’esposizione compie un lungo viaggio all’interno dell’affascinante tema del denaro nella storia, e accompagna il visitatore attraverso un percorso che si articola in varie sezioni: dagli oggetti che possono essere definiti come “moneta prima della moneta”, fino a strumenti virtuali come il denaro elettronico e digitale; un lungo excursus nel tempo, un racconto fatto di episodi scelti tra documenti e oggetti conservati in collezioni pubbliche e private, oltre che nei ricchi archivi e musei cittadini.
Una mostra inedita, la prima nel suo genere, che si avvale della collaborazione della Banca d’Italia, dell’Archivio di Stato di Prato, del Museo del Tessuto, del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, della Direzione Regionale dei Musei della Toscana e della famiglia Bernocchi.
Per l’occasione, la Banca d’Italia ha dato in prestito manufatti di una collezione mai mostrata prima, fatta di mezzi di scambio premonetali, che anticipano l’utilizzo della moneta stessa: reperti di ogni tipo, conchiglie, armi e gioielli provenienti da tutti i continenti. L’arrivo della moneta coniata è rappresentato invece dallo statere realizzato in Turchia tra VI e IV secolo a.C., dal denaro di Carlo Magno, che introdusse la lira nel suo impero, e da altri esemplari d’argento.
La famiglia di Mario Bernocchi, compianto imprenditore pratese e celeberrimo collezionista di fiorini d’oro di Firenze, ha messo invece a disposizione numerosi pezzi storici di argento e d’oro.
Per spiegare i meccanismi che consentirono il ritorno alla monetazione aurea, dovuti soprattutto alla forza economica della produzione tessile toscana, l’esposizione si avvale anche di un mantello e alcuni pezzi di panno ricostruiti dal Museo del Tessuto di Prato, come se fossero usciti dalla bottega di Francesco Datini, accanto ai quali sono esposti campioni di stoffa e documenti provenienti dall’inesauribile Fondo Datini.
Grazie alla preziosa collaborazione dell’Archivio di Stato di Prato la mostra raccoglie poi i primi strumenti di pagamento alternativi: lettere di cambio, assegni bancari e ordini scritti collocabili tra XIV e XV secolo.
Il percorso espositivo prosegue poi con la prima banconota al portatore, coniata in Italia dal Regno di Sardegna nel 1746, mentre la conclusione è dedicata al futuro: i pannelli e le teche lasciano spazio alla visione di un filmato realizzato dal laboratorio multimediale dell’Università degli Studi di Firenze, dedicato alle monete immateriali come i bitcoin e le valute digitali.