Giuliano Scabia: teatro di poesia negli spazi degli scontri
Dal 9 al 27 di ottobre il Museo di Palazzo Pretorio ospita la mostra Giuliano Scabia: teatro di poesia negli spazi degli scontri, a cura di Andrea Mancini e Massimo Marino, in collaborazione con la Fondazione Giuliano Scabia.
Giuliano Scabia (1935-2021) è stato poeta, narratore, affabulatore. Ma è stato soprattutto grande sperimentatore di un teatro impregnato della poesia della vita, della vita trasferita in poesia e in azione scenica, in esplorazione, in confronto con gli uomini e con la natura. Il suo teatro negli anni Sessanta e Settanta rifletteva gli scontri dei tempi, cercando di essere test del presente, indagine in azione. Poi si è dilatato, seguendo il motto di Witold Gombrowicz “colui con cui canti modifichi il tuo canto”: è andato nei manicomi con Marco Cavallo, simbolo della liberazione dalla reclusione manicomiale, tra i bambini delle scuole e gli studenti dell’università, nei quartieri di periferia, nei paesini di un’Italia marginale, trascurata dal progresso, in montagna, nelle campagne, reinventandosi con la partecipazione degli spettatori. Negli anni Ottanta quel teatro è diventato sempre di più immaginoso dialogo con la natura e con gli animali, con la parte animale di noi esseri umani; si è manifestato in spettacoli itineranti, in camminate teatrali che guardavano l’ambiente, incontaminato o travolto dagli interventi umani, con l’occhio della poesia, della narrazione, del teatro.
Questa mostra racconta le magnifiche invenzioni di Scabia: teatro scritto con gli attori (Zip, 1965), teatro test (Scontri generali e altre pièce), teatro vagante (Commedia armoniosa del cielo e dell’inferno, Fantastica visione, Il Gorilla Quadrumàno, La Vera storia di Mira e altro), teatro con bosco e animali, narrazioni teatrali nella natura o in luoghi di incontro umano e molte diverse invenzioni. È un percorso nell’immaginazione, una proposta per il teatro come utopia capace di dare nuovi nutrimenti alla vita, una ventata di aria fresca.
In apertura e in chiusura dell’esposizione saranno rappresentate alcune azioni ispirate al mondo di Giuliano Scabia, a cura di I Sacchi di Sabbia, Antonio Utili, Teatrino Giullare.
L’iniziativa è stata realizzata in occasione di due anniversari che ricorrono nel 2024: i 60 anni dalla riapertura del Teatro Metastasio e i 50 anni dall'apertura del Teatro Fabbricone.
INFO
L’esibizione è aperta al pubblico dal 9 al 27 ottobre, tutti i giorni della settimana, con orario 10.30 – 18.30 (giorno di chiusura martedì).
Ingresso gratuito.
Programma mercoledì 9 ottobre
ore 18.00 vernissage
ore 19.00 - performance di Antonio Utili nelle sale del Museo (durata circa 20', su prenotazione)
ore 19.30 - performance de I Sacchi di Sabbia (durata circa 30', su prenotazione)
ore 20.00 – chiusura
Programma domenica 27 ottobre
ore 16.00 finissage
ore 17.30 - performance di Teatrino Giullare (durata circa 30', su prenotazione)
ore 18.00 - chiusura
Tutte le performance sono a capienza limitata, prenotazione obbligatoria scrivendo a segreteria@metastasio.it