Jacques Lipchitz a Monaco, Firenze e Prato
Dal 3 marzo 2015 al 3 maggio 2015
Jacques Lipchitz a Monaco, Firenze e Prato. Disegni per sculture 1910 -1972
Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi - Prato, Museo di Palazzo Pretorio
3 marzo - 3 maggio 2015
Le due esposizioni dedicate all’artista lituano scomparso nel 1973 occupano sia le sale a piano terra del museo pratese, sia gli spazi della Sala Detti del Gabinetto Disegni e Stampe e la Sala del Camino al Piano Nobile degli Uffizi. Le opere visibili nelle due sedi illustrano un arco cronologico compreso tra il 1910-1912 circa e gli esordi degli anni Settanta, corrispondente all’intera attività dello scultore, svoltasi in un periodo storico fortemente segnato dai due conflitti mondiali e dalle nuove aperture degli anni Sessanta. Due mostre nel segno di uno dei protagonisti del nuovo linguaggio figurativo sviluppatosi nella Parigi dei primi del Novecento insieme a Modigliani e Gris, ma riunite in unico progetto espositivo che prende le mosse dalla Staatliche Graphische Sammlung di Monaco dove, nella mostra allestita dal 2 ottobre al 7 dicembre 2014, era stata esposta la duplice donazione di opere su carta – oltre 60 tra disegni, acqueforti e un taccuino di schizzi – destinata dalla Fondazione Jacques e Yulla Lipchitz al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi a Firenze e, appunto, alla Staatliche Graphische Sammlung.
Nel progetto svolge un ruolo chiave anche il Museo di Palazzo Pretorio che conserva un consistente nucleo di opere dell’artista costituito da 21 sculture in gesso, un bronzo e da 43 disegni donati due anni fa dalla Fondazione Jacques e Yulla Lipchitz e da Hanno Mott, grazie alla preziosa mediazione delcollezionista toscano Giuliano Gori.
Negli spazi al piano terra del Museo è visibile l’intera collezione dei disegni e le sculture in gesso patinato, Model for Lesson of a Disaster (1961-1970) e Return of the Prodigal Son. Al terzo piano del Pretorio, tra le opere della collezione, è invece possibile ammirare permanentemente una selezione di sculture del maestro. La mostra pratese s’inserisce dunque nel solco della politica di collaborazione avviato dal Museo con altre istituzioni culturali e vuole diventare un’occasione preziosa per richiamare a Prato il flusso di turisti e visitatori che frequentano il circuito degli Uffizi.