Pretorio Studio. Forme del tempo: Paola Angelini
Dal 20 maggio 2017 al 9 luglio 2017
Dipinti, disegni, tre grandi tele e alcune sculture realizzate dall’artista Paola Angelini consegnano al pubblico una rielaborazione corale e originale dell’essenza di un museo che custodisce capolavori d’arte insieme all’identità e alla memoria di Prato. “Pretorio Studio. Forme del tempo: Paola Angelini” è l’allestimento temporaneo che sarà inaugurato il prossimo 20 maggio, in occasione della Notte dei musei, e che resterà aperto fino al 9 luglio a Palazzo Pretorio.
Una mostra frutto di un intenso lavoro di ricerca che nasce all’interno del progetto Pretorio Studio, avviato nell’autunno del 2016, ideato da Veronica Caciolli allo scopo di valorizzare il museo e la sua collezione attraverso la collaborazione di artisti contemporanei. Il progetto ruota attorno al concetto di tempo e alle sue manifestazioni, storiche, stilistiche, simboliche, con l’intenzione di farle risuonare nella prospettiva presente e attraverso l’apertura a tutti i linguaggi. Il dispositivo consta a sua volta di tre tempi: un momento di ricerca costituito da una residenza in museo, un periodo di sviluppo, e la presentazione finale attraverso una mostra. Di volta in volta, l’interpretazione di segni condivisi e nascosti sarà affidata alla peculiare capacità di ogni artista, dalla cui visione emergerà un intreccio di tempi e luoghi, forme e narrazioni nell’arco di circa otto secoli. La prima artista invitata è la giovane Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, 1983). Durante la sua residenza nel dicembre 2016, l’artista ha realizzato quattordici tele e dieci disegni, lavorando ad ogni piano e cercando vertiginosamente di catturare le impressioni più sfuggenti del museo, estendendo il proprio sguardo ai dettagli del palazzo, agli affreschi e all’allestimento. Da dicembre a maggio l’artista ha lavorato presso il proprio studio in Belgio, a Ghent, producendo altre tre grandi tele che sintetizzano ciascuna in un’unica immagine soggetti differenti, ricostruendo così una prospettiva unica sul museo. La tavolozza che l’artista si è imposta rispecchia quella utilizzata per l’installazione permanente delle opere. Anche le ricorrenze come la pennellata nervosa, gli scenari densi, il colore epifanico e l’accoglimento armonico del caos, cedono il passo in questo ciclo a una rappresentazione più dominata, apollinea, dettata dal super-io piuttosto che dall’es, assorbendo a tratti il contesto e la grande tradizione spaziale fiamminga.
Nelle sale delle mostre temporanee al piano terra e ai piani superiori del museo saranno esposte le grandi tele assieme alla nuova produzione di sculture e una selezione dei lavori svolti durante la residenza.
Durante l’inaugurazione l’artista guiderà il pubblico lungo il percorso della sua mostra attraverso il continuo confronto con la collezione.
Il 13 luglio sarà presentato il catalogo della mostra, che inaugura la nuova produzione editoriale del Pretorio con i Quaderni digitali. Oltre alla riproduzione di tutte le opere realizzate, la pubblicazione raccoglierà un testo di Veronica Caciolli e un dialogo con l’artista su tutta l’esperienza svolta. Dal giorno successivo, il catalogo sarà scaricabile gratuitamente dal sito del museo.