Il palazzo
Austero e imponente, Palazzo Pretorio domina la Piazza del Comune di Prato, silenzioso testimone delle vicende politiche, civili e militari della città per più di settecento anni. Oggi il suo aspetto ci racconta la sua lunga e travagliata storia, attraverso l’alternarsi degli stili architettonici e i continui rimaneggiamenti della sua struttura.
Il Palazzo nasce alla fine del Duecento come sede comunale del tribunale, delle prigioni e delle magistrature forestiere. La sua anima muta radicalmente nel XVIII secolo, quando le sale dell’edificio diventano uffici amministrativi del Granducato di Toscana, adattandosi alle esigenze di uno stato moderno. A metà Ottocento, gli uffici del governo si trasferiscono e il Palazzo è abbandonato all’incuria più totale, rischiando addirittura di essere demolito. Fortunatamente si preferisce un lungo restauro che si protrae fino agli anni Venti del Novecento, quando viene ricostruita la scala esterna in pietra serena e la facciata prende l’aspetto attuale. Nel frattempo, nel 1912, s’inaugura la nuova sede del Museo nelle sale del Palazzo.
Nel 1998 le opere del Museo lasciano temporaneamente l’edificio per l’avvio di una complessiva operazione di restauro e adeguamento funzionale. La grande mostra Da Donatello a Lippi. Officina pratese del settembre 2013 coincide con la fine dei lavori e anticipa la tanto attesa riapertura del Museo, con un allestimento flessibile e innovativo, capace di valorizzare la bellezza dei suoi saloni e dei suoi affreschi, e i capolavori delle collezioni d’arte della città.