Prato prima di Prato
Le tre vetrine presenti in questa sala sono dedicate all’archeologia del pratese.
Attraverso materiali legati in prevalenza alle attività quotidiane, il breve itinerario di visita intende illustrare alcuni tratti peculiari e ricorrenti della storia del popolamento strettamente connessi alle caratteristiche naturali e fisiche del territorio: un ambiente vario, al contatto tra pianura e rilievi montuosi e con ricchezza di acqua, che ne fa un contesto ambientale ottimale sia per attività di caccia e pesca sia per l’agricoltura; una posizione di crocevia tra direttrici viarie, che lo rendono un punto di passaggio importante soprattutto per i collegamenti transappenninici; la presenza sul Monteferrato di materie prime come il diaspro e alcuni metalli.
I materiali archeologici esposti si soffermano su cinque fasi storiche, dalla preistoria all’età tardo antica, e sono scelti per la loro rappresentatività riguardo agli aspetti sopra ricordati. Numerosi strumenti litici da Galceti sono testimonianza del più antico popolamento nel Paleolitico. Una grande macina con il suo macinello documenta l’affermazione di un’economia produttiva nel Neolitico. Nello stesso periodo si afferma anche una circolazione di materie prime e prodotti finiti su lunga distanza, evidenziata da ossidiana sarda o delle Lipari, pietra verde alpina e ceramiche decorate con stili dell’Italia meridionale o settentrionale.
L’affermazione di un grande insediamento nell’età del Bronzo in località Gonfienti riflette un’importante crescita demografica e significative trasformazioni sociali. I reperti rinvenuti attestano attività legate al consumo e alla conservazione dei cibi: tazze, scodelle spesso decorate con prese o anse particolari, attingitoi, olle e grandi contenitori da derrate. L’attività di filatura e tessitura è attestata da fuseruole e pesi da telaio. In osso sono numerosi punteruoli e punte di freccia, in arenaria macine e macinelli per la produzione di farine; in ciottoli di fiume, asce e accette.
All’età tardo arcaica risale la formazione dell’abitato etrusco di Gonfienti, collegata all’espansione etrusca verso l’area padana. Dai contesti domestici messi in luce proviene vasellame in ceramica da mensa, da dispensa e da cucina, in bucchero, in impasto, in ceramica depurata e dipinta e di importazione e utensili in ferro (una chiave e un candelabro).
La presenza romana nel territorio pratese è legata alla viabilità e allo sfruttamento agricolo del suolo. Dal complesso edilizio in località Gonfienti e dalla struttura produttiva individuata in via Bresci, in prossimità della via consolare Cassia-Clodia, provengono frammenti di vasellame in ceramica sigillata africana e italica, lucerne, aghi crinali in osso e un gruzzolo di monete riconducibili a tutta l’età romana, dalla tarda età repubblicana a quella tardo imperiale.
Ultimo aggiornamento: 20 novembre 2024, 13:24