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Sala 9

Nel 1858 per volere di Gaetano Guasti fu istituita in questo spazio, suddiviso in due sale, la prima galleria comunale che comprendeva 35 dipinti, alcuni dei quali ancora esposti nel Museo di Palazzo Pretorio.

Dal 1868 al 1870 l’ambiente divenne unico, illuminato anche dall’alto da un apposito lucernario. La volta a padiglione fu decorata con affreschi di Pietro Pezzati con Eustachio Turchini e Santo Varni: su uno sfondo a grottesche, che richiama la bellezza decorativa delle Logge Vaticane di Raffaello, quattro ovali con le effigi di Filippino Lippi, Fra’ Bartolomeo, Domenico Giuntalodi e Lorenzo Bartolini celebrano le maggiori personalità artistiche della città, evocata dagli stemmi del Comune di Prato agli angoli, dal più antico - con il cavaliere armato - a quelli angioino e del contado fino al più moderno con il rastrello e i gigli in campo rosso e turchino.

I pregevoli dipinti testimoniano quanto il collezionismo privato pratese abbia influito sulla formazione della raccolta comunale. Gran parte delle opere di questa sala deriva dal patrimonio della famiglia Martini, confluito fra i beni dell’Ospedale poi arrivati al Comune: la ricchezza dei temi e la varietà delle provenienze rivelano un’apertura non usuale verso generi e correnti artistiche che contraddistinguono le tendenze in voga nella Toscana dei Medici. 

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Ultimo aggiornamento: 17 dicembre 2024, 10:53

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