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Punti di vista, Rudy Pulcinelli incontra “Madre e figlio” di Jacques Lipchitz

Sabato 26 gennaio, alle 16.30, nuovo appuntamento con la rassegna che legge la collezione attraverso lo sguardo di artisti pratesi. La scelta di Lipchitz anche in omaggio al Giorno della Memoria  

 

Prato, 23 gennaio 2019 – Un’opera, un racconto. L’opera è la scultura di Jacques Lipchitz Madre e figlio, il racconto è quello dell’artista pratese Rudy Pulcinelli che sabato 26 gennaio (ore 16.30), all’interno della rassegna Punti di vista a Palazzo Pretorio, si confronta con il gesso scolpito nel 1941 dall’artista lituano.

Opera fra le più intense e cariche di pathos, Madre e figlio fu una delle prime che Lipchitz realizzò al suo arrivo a New York, dopo aver lasciato Parigi occupata dai nazisti e in fuga per le sue origini ebraiche. La composizione è una drammatica denuncia degli orrori della Seconda Guerra mondiale; la figura femminile, mutilata e indifesa nella sua nudità, spalanca le braccia al cielo in un disperato gesto di invocazione, mentre il figlio si aggrappa al suo collo.

Pulcinelli ha scelto questo gesso per diversi motivi, non ultimo proprio lo stretto legame con la Memoria, con l’arte che si fa portavoce di istanze sociali e di denuncia. La drammaticità delle sculture di Jacques Lipchitz consentirà anche una riflessione sulla tragedia della Shoah in occasione della Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio..

La scelta di Pulcinelli si caratterizza, come anticipa lui stesso, anche perché “parlare di una scultura introduce dinamiche diverse rispetto all'opera bidimensionale, permette di fare collegamenti fra materia, progettazione, costruzione e l'importante relazione fra l’opera, il fruitore e lo spazio.”

Punti di vista è a cura della conservatrice di Palazzo Pretorio Rita Iacopino, con la collaborazione di Franco Bertini, Carlo Palli e Piergiorgio Fornello, tutti gli incontri sono a ingresso libero. La rassegna, fra emozioni, ricordi e suggestioni, ma anche tecnica e occhio critico, prosegue sabato 9 febbraio, sempre alle 16.30, con l'artista Massimiliano Turco e si conclude sabato 23 febbraio con Stefano Benedetti.

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