Al centro del Mediterraneo. Napoli nel Seicento fra arte e spettacolo, a Palazzo Pretorio una giornata di studi
Evento a cura della Fondazione Giuseppe e Margaret de Vito. Ingresso libero
Prato, 15 maggio2019 – Una giornata di studio nel solco della cultura napoletana nel Seicento, l‘appuntamento è in programma giovedì 16 maggio (a partire dalle 15.30) con Al centro del Mediterraneo. Napoli nel Seicento fra arte e spettacolo promosso a Palazzo Pretorio dalla Fondazione Giuseppe e Margaret de Vito per la storia dell'arte moderna a Napoliin collaborazione con il Dipartimento SAGAS dell'Università di Firenze, Universitat Wien e con il contributo di Palazzo Pretorio.
A introdurre e coordinare i lavori Nadia Bastogi, direttrice scientifica della Fondazione De Vito, al via alle 15.30 con i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura del Comune di Prato insieme ad Andrea Zorzi, direttore del Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze.
La prima sezione, dedicata all’arte, prevede gli interventi di Sebastian Schütze, docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Vienna con Il progetto di ricerca dell’Università di Vienna, a seguire Katharina Leithner, Università di Vienna e borsista della Fondazione De Vito parlerà di A neapolitan collection in Vienna: Carlo Mechetti’s paintings between Naples, Vienna and Saint Petersburg.
La seconda sezione approfondisce i temi legati al teatro e vede l’intervento di Teresa Megale, docente in Storia del Teatro all’Università di Firenze con Il progetto di ricerca dell’Università di Firenze mentre Antonia Liberto, Università di Firenze e borsista della Fondazione De Vito parlerà di Zingare e “Preziose” tra arte e teatro nella Napoli del Seicento. Conclude Renato Ruotolo, comitato scientifico della Fondazione De Vito, intervenendo su Stranieri a Napoli nel Seicento mentre alle 18,30 la conservatrice di Palazzo Pretorio Rita Iacopino propone un Focus sui dipinti della Galleria Martini nel Museo di Palazzo Pretorio: un caso di collezionismo pratese.
La partecipazione ai seminari è a ingresso libero.