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Palazzo Pretorio aderisce a “La Shoah dell’arte” con una visita guidata alla collezione Lipchitz

Nel Giorno della Memoria, sabato 27 gennaio alle 16, un viaggio fra le opere dello scultore lituano costretto all’esilio per le sue origini ebraiche

 

Prato, 24 gennaio 2018 – La drammaticità delle sculture di Jacques Lipchitz per non dimenticare la tragedia della Shoah. La collezione d’arte presente a Palazzo Pretorio del maestro lituano, perseguitato dai nazisti per le sue origini ebraiche, sarà al centro di una speciale visita guidata gratuita, sabato 27 gennaio alle 16, in occasione della Giornata della Memoria. Il Pretorio aderisce infatti a “La Shoah dell’arte” che si svolge in musei, gallerie e teatri di tutta Italia trasformando l’arte in un veicolo privilegiato per testimoniare gli orrori delle persecuzioni. Per partecipare all’iniziativa è consigliata la prenotazione direttamente in biglietteria o al numero 0574 1837860.

All’interno del Museo il percorso dedicato alle opere di Lipchtz, considerato il più grande scultore cubista, si snoda lungo il terzo piano e raccoglie una selezione di sculture e disegni che consente di seguire la genesi della creazione artistica: dallo schizzo di un’idea alla definizione su carta, fino ai modelli in gesso poi utilizzati per le sculture in bronzo e marmo. Jacques Lipchitz, di origine lituana, si formò a Parigi, dove si legò a Modigliani, Juan Gris e Picasso. Dopo l'occupazione nazista, per le sue origini ebraiche fu costretto a lasciare la Francia e a trasferirsi negli Stati Uniti, a questo periodo appartiene Madre e figlio, la prima scultura realizzata a New York nel 1941.

“La Shoah dell’arte” è un progetto dell’associazione Ecad (impegnata da anni in attività di ricerca, approfondimento e divulgazione della memoria) ed è patrocinato, tra gli altri, dal Mibact e dall’Ucei (Unione comunità ebraiche).  

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