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L’Arlecchino di Lipchitz porta un po’ di Prato nella capitale, nella mostra dedicata alla scultura del Novecento

L’opera sarà in prestito fino al 20 gennaio 2019 al Museo Nazionale Romano

 

Prato, 22 settembre 2018 – Dopo Firenze è a Roma che la scultura Arlecchino con mandolino di Jacques Lipchitz porta un po’ del prestigio della collezione di Palazzo Pretorio. L’opera dell’artista lituano sarà infatti in prestito al Museo Nazionale Romano, nella sede delle Terme di Diocleziano, per la mostra Je suis l’autre. Giacometti, Picasso e gli altri. Il primitivismo nella scultura del Novecento.  

“Sono numerose le richieste di prestito di opere della collezione che arrivano al Pretorio, dall’Italia ma anche da musei internazionali di Stati Uniti, Giappone e Francia, solo per citarne alcuni degli ultimi anni – commenta l’assessore alla cultura di Prato Simone Mangani - La donazione Lipchitz, giunta a Prato grazie a Hanno Mott e Giuliano Gori, è l'ultimo preziosissimo tassello, ma solo in ordine di tempo, di una collezione di grande valore.”

Concluso il prestito fiorentino dello scorso aprile al Museo Novecento, l’Arlecchino andrà ora a costituire il corpus di sculture di grandi maestri del XX secolo nell’allestimento romano che si inaugura il 28 settembre e resterà aperto fino al prossimo 20 gennaio 2019. Lipchitz, uno tra gli interpreti più innovativi della scultura del XX secolo, è stato insieme ad Amedeo Modigliani o a Juan Gris uno dei protagonisti della nascita e dello sviluppo del nuovo linguaggio artistico nella Parigi delle prime due decadi del Novecento. Condividendo inquietudini e progetti con Pablo Picasso e Georges Braque fu, assieme ad Henri Laurens, tra coloro che formularono le basi del vocabolario cubista nella scultura. Arlecchino con mandolino,realizzata nel 1920, rappresenta la celebre maschera della Commedia dell’Arte, uno dei soggetti più diffusi nell’avanguardia cubista. Palazzo Pretorio detiene l’unico nucleo consistente di sculture e disegni dell’artista lituano presenti in un museo italiano.

Per approfondire la conoscenza della collezione permanente del Museo, fra cui anche le opere di Lipchitz, il Museo propone nel fine settimana le visite guidate offerte gratuitamente il sabato alle 17 e la domenica alle 11. Su prenotazione tramite call center (0574 1934996) o direttamente in biglietteria fino a esaurimento posti (biglietto secondo tariffario).

 

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